Il tressette è un gioco di carte molto diffuso simile alla scopa e alla briscola che possiede le origini romane le cui regole possono subire alcune variazioni in base alla regione in cui si voglia giocare, utilizzando il classico mazzo italiano.
Si può giocare a tressette utilizzando pure le carte napoleoniche, basterebbe togliere le due carte jolly, i dieci e i nove di ogni seme, mantenendo le figure e le restanti carte, inoltre bisogna considerare che i quadri saranno i denari, i cuori sono il seme delle coppe, i fiori diventano bastoni mentre le picche saranno le spade.
Normalmente la partita a tressette si gioca in due oppure quattro giocatori, di cui due per squadra e dovranno sedersi a croce in posizioni opposte in modo da essere uno di fronte all’altro.
Il mazziere di turno deve distribuire una carta ciascuno in senso antiorario fino ad arrivare ad almeno dieci carte e, solamente nel caso in cui la partita dovesse svolgersi tra due giocatori, le restanti venti carte vengono messe al centro del tavolo e viene chiamato spizzichino.
In questo caso di un testa a testa, i due giocatori dovranno pescare una carta dal centro del tavolo e mostrarla al proprio avversario.
Il gioco comincia dal giocatore che possiede il quattro di denari giocando una carta di propria scelta, poi si passa la mano al giocatore che sta sulla propria destra e dovranno giocare la carta che appartiene allo stesso seme, ovvero il denominato palo.
La partita è costituita da dieci round giocando le carte in proprio possesso, mentre il giocatore che non possiede alcuna carta dello stesso seme del palo, potrà schierare il piombo, tuttavia non avrà il diritto alla presa, pertanto si consiglia di giocare carte di minore valore.
Quando si terminano le dieci carte, si passa al calcolo del punteggio che ciascuna squadra ha accumulato in base alle carte aggiudicate, dopodiché si passa ai round successivi, dove il mazziere sarà colui che si trova nel senso antiorario rispetto al mazziere precedente ma stavolta sarà proprio chi distribuisce le carte ad iniziare e non più colui che possiede il quattro di denari.
Per quello che riguarda il punteggio, la squadra che vince accumula i punti che hanno ottenuto e, nel momento in cui si dovessero giocare ulteriori round, finirà la partita sommando tutti i punti ottenuti da ciascuna squadra nei round precedenti.
La partita può essere definita conclusa solamente nell’occasione in cui una delle due squadre riesca ad ottenere il punteggio che dall’inizio avevano prefissato, potendo essere tipo 21, 31 oppure 41.
L’attribuzione dei punti ottenuti dalle carte si basa sul valore di ogni carta, e viene attribuito secondo questo ordine, gli onori tre, due e asso, le figure re, cavallo o donna e fante, e le scartine sette, sei, cinque e quattro.
Tanto per cominciare l’asso vale un punto, mentre le figure oppure gli altri carichi un terzo di punto, mentre le scartine, ovvero il sette, il sei, il cinque e il quattro non possiedono valore, regola simile alla briscola.
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